la mascotte Bia, disegnata da Paolo Mottura

D. IL COMPOST È
PRODOTTO IN DUE FASI:
STABILIZZAZIONE E MATURAZIONE

UN AMMENDANTE OTTENUTO DALLA DECOMPOSIZIONE BIOLOGICA
DI UN MISTO DI MATERIE ORGANICHE

La STABILIZZAZIONE (ottenuta mediante digestione aerobica): si sfruttano la grande quantità di microrganismi e l'ampia varietà di sostanze nutrienti, necessarie per la crescita di queste popolazioni, che sono contenute nei normali rifiuti organici solidi urbani. Nel giro di 5-6 giorni, si compie la degradazione biologica dei composti organici complessi a sostanze semplici. In genere nella forma industrializzata si introducono i rifiuti, previamente macinati per omogeneizzarli, in capannoni (a volte in apparecchi stabilizzatori) dotati di sistemi di movimentazione meccanica e di aerazione forzata.
La MATURAZIONE: dopo la prima fase, si pone la massa a maturare lentamente per qualche settimana, fino a giungere al prodotto stabile finale, che contiene sostanze direttamente assimilabili dalle piante.

Nell’ultima fase il compost viene vagliato da un’apposita macchina che consente una separazione delle particelle fini minori di 10 mm da quelle più grossolane. La parte più grossolana (sovvallo), dopo eventuale triturazione, è reimmessa nel ciclo per essere completamente trasformata in compost. La parte fine viene invece subito stoccata e destinata alla vendita.

icona_libroAPPROFONDIMENTI
in particolare per gli insegnanti

cumuli_rifiuti_organici

Particolari delle due fasi.

La stabilizzazione
Stadio mesofilo (con umidità media e poco variabile).
All’inizio, la crescita della massa microbica, in cui predominano batteri aerobi presenti nei materiali, libera anidride carbonica, vapore acqueo e calore, con conseguente aumento della temperatura, che favorisce lo sviluppo dei batteri mesofili, degli attinomiceti e dei funghi, regolato dalla presenza dei protozoi. La produzione di acidi organici determina altresì un abbassamento del pH intorno a 4-5.

Stadio termofilo
Raggiunta la temperatura di 40-50°C, la maggior parte dei microrganismi sensibili al calore, che avevano dato inizio al processo biologico, non sopravvive e viene sostituita da un più limitato gruppo di batteri termofili, la cui azione porta a un ulteriore incremento della temperatura fino a 70°C.
L’elevata temperatura, l’innalzamento del pH fino ad un valore prossimo a 8, dovuto al rilascio di ammoniaca da parte dei batteri ammonizzanti,

la competizione tra specie microbiche, sono tutte condizioni sfavorevoli per lo sviluppo degli organismi patogeni, che muoiono in poche ore, determinandosi così una sorta di processo di autodisinfezione.

La maturazione
All’esaurirsi del substrato disponibile, i batteri termofili rallentano la propria attività, per cui si riduce la produzione di calore e il compost va via via raffreddandosi. Il pH a sua volta si abbassa per la minor produzione di ammoniaca. In quest’ultimo stadio è predominante la presenza dei funghi e degli attinomiceti, che si nutrono del cibo residuo e danno inizio alla degradazione dei materiali cellulosici, con formazione di sostanze che vanno a costituire gli acidi umici, caratteristici dell’humus. Il compost tende così lentamente a stabilizzarsi in tutta la sua massa, diminuisce l’attività microbica con conseguenti ulteriori abbassamenti sia della temperatura, fino a valori prossimi a quelli ambientali, sia del pH, intorno a valori neutri o leggermente basici (stadio di maturazione).