la mascotte Bia, disegnata da Paolo Mottura

C. IL COMPOST CONTIENE ANCHE
GLI OGGETTI/I MANUFATTI, COME I PRODOTTI DI MATER-BI®

CHE HANNO SUPERATO I TEST DI COMPOSTABILITÀ, OTTENENDO LA CERTIFICAZIONE DI UN MISTO DI MATERIE ORGANICHE

Questi materiali subiscono lo stesso processo di decomposizione degli scarti organici e possono quindi essere gettati insieme agli scarti di cucina. I materiali compostabili certificati, come i prodotti da Mater-Bi®, possono rientrare tra quelli adatti al compostaggio, in quanto hanno passato test di biodegradazione e prove “in campo”.

Sull’origine del Mater-Bi® per cui è biodegradabile e compostabile e sui tempi di degradazione di alcuni oggetti di Mater-Bi®.

Il Mater-Bi® è una famiglia di bioplastiche biodegradabili e compostabili. I prodotti sono presenti in vari settori, quali raccolte differenziate, food service, grande distribuzione, packaging, nell’ambito agricolo e dell’igiene e cura della persona.

video IL MATER-BI® ANIMATO


Da dove proviene il Mater-Bi®?
I biopolimeri che formano il Mater-Bi® sono componenti vegetali e sono di varia natura (cellulosa, glicerina, fillers naturali e amidi non geneticamente modificati ottenuti da varie colture) e tutte estratte da piantagioni per cui non vengono sfruttati terreni vergini o deforestati.
Quali plastiche sono recuperabili con il compostaggio (riciclaggio organico)?
Le plastiche biodegradabili come il Mater-Bi® sono ammesse al compostaggio, se rispondono ai criteri stabiliti dagli standard che definiscono i materiali compostabili (lo standard EN 13432).
Le plastiche tradizionali non sono ammesse e se presenti vengono scartate perché recalcitranti alla biodegradazione e pertanto causa di contaminazione del compost finale.


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in particolare per gli insegnanti

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Esempio dei componenti del Mater-Bi®.

  • L’amido di mais.
  • Polimeri biodegradabili ottenuti sia da materie prime di origine rinnovabile che da materie prime di origine fossile.
  • Oli vegetali usati come materia prima per i polimeri derivano da colture non geneticamente modificate (non sono utilizzati né olio di palma né olio di soia).

Una delle componenti che entrano nel processo di realizzazione del Mater-Bi® sono gli Origo-Bi®, la famiglia di poliesteri ottenuta a partire da oli vegetali grazie ad una tecnologia particolare. Gli Origo-Bi® contribuiscono a migliorare le caratteristiche tecniche, economiche e ambientali del Mater-Bi® e ne aumentano il range di proprietà.

Le bioplastiche, come il Mater-Bi®, conformi alle norme europee sulla bio degradabilità e compostabilità degli imballaggi, possono giocare un ruolo fondamentale nella valorizzazione e ottimizzazione del processo di compostaggio e nella produzione di compost di qualità. L'esempio più importante è quello del sacchetto compostabile che, in quanto tale, permette di creare un rifiuto umido omogeneo, dove sia contenitore che contenuto godono delle stesse proprietà di biodegradazione. Questo rende più efficace la raccolta differenziata dell'umido, perché agevola la diminuzione degli scarti, può incentivare la pratica domestica della separazione del rifiuto umido, e quindi aumentare i quantitativi di rifiuto organico intercettato, garantendo sempre i livelli di qualità richiesti per il compost finale.


Le norme europee sulla biodegradabilità e compostabilità degli imballaggi.

La biodegradabilità e compostabilità dei sacchetti e, in generale, degli imballaggi, è definita dallo standard europeo EN 13432.
Le caratteristiche che devono essere valutate mediante prove di laboratorio sono:

  • Assenza di sostanze tossiche. Il materiale di imballaggio deve essere pressoché privo di metalli pesanti ed altri elementi indicati nella norma.
  • Biodegradabilità. È la tendenza del materiale di imballaggio ad essere convertito in anidride carbonica grazie ai microrganismi, in modo analogo a quanto accade ai rifiuti naturali.
  • Disintegrabilità., È la frammentazione e perdita di visibilità nel compost finale (assenza di contaminazione visiva).
  • Assenza di effetti negativi nel compost finale. Il materiale da imballaggio non deve contaminare il compost finale con sostanze ad azione eco-tossica e non deve diminuirne la qualità.