la mascotte Bia, disegnata da Paolo Mottura

A. IL COMPOST
È UN TERRICCIO

UN AMMENDANTE OTTENUTO DALLA DECOMPOSIZIONE BIOLOGICA
DI UN MISTO DI MATERIE ORGANICHE

Il compost è un terriccio, un ammendante (che riporta sostanze nutrienti al terreno) organico. Si ottiene, secondo procedimenti naturali, in presenza di aria (aerobi), dalla degradazione, a cura dei batteri, del materiale putrescibile (organico o umido) contenuto nei rifiuti urbani, raccolti in modo differenziato, in ambienti artificiali controllati (impianti di compostaggio). Il compost è ottenuto sfruttando l’azione della flora microbica, spontaneamente presente nel rifiuto stesso. Nello stabilimento di compostaggio si lascia fare alla natura, con la sola preoccupazione di predisporre le migliori condizioni perché il processo di decomposizione avvenga il più velocemente possibile (accelerato) e con i migliori risultati, in modo da ottenere un terriccio ricco di humus in tempi relativamente brevi (40/50 giorni). Nei capannoni chiusi il materiale è disposto, in genere, in cumuli alti 2 metri, dove rimane circa 30/40 giorni, per poi passare a capannoni aperti per il completamento del processo (tempi variabili, almeno due mesi).

panoramica_campo

icona_libroAPPROFONDIMENTI
in particolare per gli insegnanti

I terreni fertili e coltivati hanno bisogno di sostanza organica.

Un suolo, a causa delle coltivazioni, delle azioni di dilavamento, ecc. perde progressivamente il suo contenuto in sostanza organica. La sostanza organica svolge un ruolo fondamentale per la conservazione della fertilità dei terreni. L’agricoltura, attraverso la lavorazione del terreno, mira a rendere disponibili gli elementi nutritivi contenuti nella sostanza organica per poter mantenere buone rese produttive. Le pratiche colturali tendono, quindi, a “bruciare” ed esaurire la sostanza organica presente, costringendo al ricorso ai fertilizzanti di sintesi per poter garantire alle piane un corretto apporto di azoto, fosforo e potassio.

L’impiego di concimi minerali, se soddisfa da un lato i fabbisogni delle varie colture, non permette però la ricostituzione della riserva di sostanza organica, la cui presenza è indispensabile per la vita degli organismi del suolo e per il mantenimento della corretta struttura del terreno.

Un tempo, l’agricoltura era in grado di garantire il “ritorno” della sostanza organica al terreno, con l’utilizzo di ammendanti di origine animale come il letame, i liquami. Oggi, in molte parti del nostro paese, la separazione fisica tra zootecnia e agricoltura ha fatto sì che esistano grandi allevamenti senza terra e aree coltivate poverissime di sostanza organica.

Proprietà e impiego del compost: gli acidi umici.

Il compost è un materiale estremamente utile per il suo elevato contenuto di sostanza organica stabile che, decomponendosi molto lentamente, conferisce particolari e positive caratteristiche al terreno. I veri depositari di questi pregi della sostanza organica sono una famiglia di composti in essa contenuti: gli acidi umici.

Il compost, ricco di acidi umici, gli stessi che si trovano nell’humus del terreno, trova un suo precipuo e benefico impiego in agricoltura come ammendante organico, correttivo cioè della struttura del suolo.

L’impiego del compost, che di acidi umici è ben dotato, permette di beneficiare di tutti questi effetti positivi, rendendo più soffici e facilmente lavorabili i suoli pesanti e argillosi, migliorando la struttura e la fertilità di quelli leggeri e sabbiosi, consentendo un utilizzo più efficace ed ecologico dei concimi minerali.

Caratteristiche a confronto di letami e compost da scarti alimentari

parametroletamicompost da scarti alimentari
Umidità (%)65-8040-55
N (azoto) (%)2,21,79
P205 (%)1,91,38
K20 (%)1,71,26
TOC (carbonio organico) (%)3525
PH838,15
C.E.S. (mS cm) 25603730
SV (%) 5549,48
Magnesio(%)/1,53
Manganese (mg/kg)/294,32
Ferro (mg/kg)/13600

Materiali selezionati.
Un buon compost necessita innanzi tutto di materiale organico di partenza ben selezionato (senza vetri, senza metalli, senza fogli di plastica), poiché le operazioni intermedie o finali di vaglio o di soffiatura, non potranno mai essere così accurate da restituire qualità e commerciabilità a un materiale di partenza inadeguato. La selezione deve avvenire sia nella raccolta che nell’impianto di compostaggio.

Un mix di fonti.
È opportuno che sia creato in stabilimento un mix di fonti: siano contemporaneamente presenti sia derivati legnosi, che danno struttura soffice alla massa da compostare, sia verde fresco e avanzi di cucina, che garantiscono la quantità necessaria di azoto.

La perdita di peso.
Al termine del procedimento, che si conclude con le operazioni di vaglio e insaccamento, il peso iniziale della materia organica si è ridotto del 50% e il terriccio risultante ha acquistato colore marrone e buon profumo di bosco.

interno_impianto_compostaggio

Impianti di compostaggio e composter.
Mentre gli impianti di compostaggio sono indispensabili per trattare i rifiuti organici delle grandi utenze e delle città intensamente urbanizzate, il compostaggio tramite composter (collocati in giardino, nell’orto) è la pratica da incoraggiare per i paesi e le case sparse, dove la raccolta e il trasporto finirebbero per rendere economicamente insopportabile l’operazione di recupero. Il rifiuto in questo ultimo caso non esce neppure dal luogo dove viene prodotto (in casa).