4. LABORATORI SCIENTIFICI
SUL TEMA DEL COMPOST
1. LA DEGRADAZIONE DELL'ORGANICO
2. VEDERE SCARTI E MUFFE E MARCIO CON IL MICROSCOPIO USB
3. MISURARE IL PH (ACIDITÀ) DI UN LIQUIDO
4. SEMI DI GIRASOLE E COMPOST
LABORATORIO SCIENTIFICO N.1
LA DEGRADAZIONE DELL'ORGANICO
Materiali occorrenti: una mela o una pera o un’arancia o una patata, un coltello, quattro bicchieri di Mater-Bi®.
Prendete ad esempio la mela e tagliate quattro spicchi uguali; collocateli ognuno in un bicchiere, dopo averli numerati sul bordo: 1, 2, 3 e 4.
Nel n. 1 aggiungete sale fino per coprire lo spicchio; nel n. 2 aggiungete aggiungete brodo freddo di carne/pesce o di verdura; nel n. 3 coprite lo spicchio con polvere di bicarbonato di sodio; nel n. 4 lasciate solo lo spicchio.
Collocate tutti e quattro i bicchieri al buio. Dopo sette giorni osservate i bicchieri:
il n.1 - ha conservato la mela asciugando l’umidità contenuta nello spicchio;
il n.2 - ha favorito la decomposizione della parte di mela;
il n.3 - ha scolorito la polpa di mela;
il n.4 - è comparsa le muffa su una parte dello spicchio.
I microrganismi, a seconda dell’ambiente in cui si trova l’organico (lo spicchio di mela), aggrediscono in maniera differente il materiale e ne iniziano la decomposizione, separandolo in altre sostanze.
LABORATORIO SCIENTIFICO N.2
VEDERE SCARTI, MUFFE E MARCIO
CON UN MICROSCOPIO USB
Materiali occorrenti:
- un microscopio elettronico USB (ve ne sono di vario tipo, molti a costi contenuti);
- scarti di cibo e po’ di compost.
A. Preparate il materiale da ingrandire.
- scarti di frutta e verdura
- gusci di uova
- insalata, foglie, rametti
- terriccio compost
B. lasciare marcire in un piattino o scodella
alcuni degli scarti di cibo: avanzi di frutta e verdura, croste di formaggio, pane...
osservare la muffa o il materiale putrescente.
C. Collegare il microscopio al computer e iniziare a scattare immagini fotografiche e a fare riprese video.
Scheda: I Microscopi USB. Ve ne sono in vendita di ogni tipo a costi anche molto contenuti, nell'ordine di poche decine di euro. Ovviamente con ingrandimenti diversi: da 20X/40X fino a 500X. Per un uso didattico consigliamo un MICROSCOPIO DIGITALE USB, HD (2Mpixel), FOTO/VIDEO, PER COMPUTER O NOTEBOOK PORTATILE, con ingrandimenti fino a 400X, ILLUMINAZIONE 8 LED (COSTO MEDIO 60 EURO), MARCHIO CE.
LABORATORIO SCIENTIFICO N.3
MISURARE IL PH (ACIDITÀ) DI UN LIQUIDO
Materiali occorrenti:
- piccoli bicchieri di vetro;
- cartine di TORNASOLE;
- almeno due liquidi differenti: come ad esempio il succo di limone e il liquido che rilasciano, dopo alcuni giorni, gli scarti di frutta e verdura inseriti in un vaso di vetro.
Il TORNASOLE è un colorante di origine vegetale (ad esempio dai licheni). La cartina di tornasole è imbevuta di indicatori, che cambiano colore quando viene immersa in sostanza acide e basiche. Il violetto corrisponde a un pH neutro, il rosso a un ambiente acido (pH minore di 4,4) e il blu a un ambiente basico (pH maggiore di 8,0). Bisogna immergere la cartina per pochi secondi nel liquido da esaminare. Il pH del liquido viene determinato confrontando il colore assunto dalla cartina con la scala dei colori che è presente sulla confezione.
Si trovano in vendita in rotoli e confezioni a 7/8 euro. Vedi immagine.
LABORATORIO SCIENTIFICO N.4
SEMI DI GIRASOLE E COMPOST
Materiali occorrenti: acquistare dei semi di girasole (es. dal negozio di sementi o di cibo per animali), facendo attenzione che non siano stati tostati. Un sacchetto di compost. Un vasetto di Mater-Bi®.
Prima fase: osservare i semi. I semi, se acquistati in differenti negozi, possono appartenere a varietà diverse e avere varie grandezze. Aprite un seme e osservate che cosa c’è dentro. Prendete tre/quattro semi e collocateli a bagno nell’acqua per due o tre giorni.
Seconda fase: osservare il compost. Collocate un po’ di compost in una tazza; versate dell'acqua con un bicchiere o con un recipiente graduato; osservate quanta acqua assorbe il terriccio prima di saturarsi.
Terza fase: in un vasetto riempito di compost (terriccio fertile) collocate, a due cm circa sotto la superficie della terra, due dei quattro semi precedentemente lasciati a bagno. Mettete il vasetto in un luogo umido, caldo e buio e innaffiate costantemente. Alternate la prima settimana di buio con una seconda di luce naturale. Collocate gli altri due semi in un vasetto di vetro riempito di carta assorbente appallottolata in modo che siano visibili dall’alto. Riempite il vasetto con due o tre cm d’acqua e conservatene il livello nei giorni a seguire. Importante: il seme non deve toccare l’acqua. Come per i semi piantati nel compost, conservate il vasetto una settimana al buio, un’altra alla luce. Quando i semi nel vasetto di vetro mettono radici, girate orizzontalmente uno dei due barattoli, non prima di aver tolto l’acqua residua e averla sostituita con un batuffolo di cotone imbevuto d’acqua. Dopo pochi giorni la radice del germoglio cambierà direzione, attirata dalla forza di gravità, a causa di un ormone del seme che reagisce alle variazioni della forza di attrazione terrestre.
Quarta fase: quando le quattro piantine germogliano travasatele in vasi più grandi, avendo cura di mettere nel compost anche i due germogli cresciuti in acqua. Misurate periodicamente le altezze delle piantine ottenute e scoprite che…