insetticidi e diserbanti
L’agricoltura moderna tradizionale fa largo uso di sostanze chimiche per proteggere le colture da infestanti e parassiti: pesticidi o fitofarmaci.
I fitofarmaci si dividono in varie classi: erbicidi per eliminare le piante infestanti, insetticidi per proteggere dagli insetti, fungicidi da muffe e così via.
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i fitofarmaci
Un prodotto fitosanitario è un prodotto pronto all'impiego, previa diluizione in acqua (salvo eccezioni), utilizzabile per proteggere da tutti gli organismi nocivi e conservare i vegetali (e i prodotti dei vegetali) o influirne sui processi vitali (crescita, ecc..). Inoltre i prodotti fitosanitari sono utilizzabili per distruggere vegetali indesiderati, controllarne o evitarne la crescita.
un uso regolamentato
L’uso dei fitofarmaci in agricoltura è strettamente regolamentato. Alcune sostanze si possono usare solamente per determinate colture e in dosi ben specificate.
i tempi di carenza
In più l’agricoltore deve rispettare i cosiddetti “tempi di carenza” cioè l’intervallo di tempo di sicurezza che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento con una determinata sostanza e la raccolta del prodotto vegetale. Ciò serve per garantire la salubrità delle derrate alimentari in commercio lasciando il tempo al pesticida di degradarsi e di ridurre la propria concentrazione sul prodotto alimentare.
le falde acquifere
La presenza di queste sostanze nelle acque sotterranee e di scorrimento deve essere sotto controllo continuo e spesso determina l’abbandono di pozzi di acqua potabile per l’uso umano.
metodi di lotta alternativi
La gran parte di queste sostanze non sono utilizzabili dall’agricoltore che coltiva frutta e verdura in modo biologico.
Si stanno diffondendo metodi di lotta alternativi all’uso
dei pesticidi, contro gli insetti che distruggono le coltivazioni tramite l’antagonismo tra specie diverse.
Ad esempio: le coccinelle servono per eliminare i famigerati ragnetti rossi nemici dei raccolti di fragole.
i feromoni
La ricerca Novamont sta aiutando le aziende che, nelle coltivazioni di frutta, utilizzano sistemi di lotta agli
insetti nocivi diversi dagli insetticidi chimici e ne riducono drasticamente l’uso.
Moltissime aziende in Piemonte, Alto Adige, Trentino ed Emilia Romagna ormai da diversi anni hanno scelto di utilizzare sistemi di contrasto agli insetti come i feromoni sessuali
(“profumi” volatili) che mirano a confondere e a non far riprodurre i lepidotteri che danneggiano la frutta.
Se gli erogatori di questo “profumo”
sono stati prodotti in MATER‑BI, una volta collocati nelle coltivazioni, non devono essere cercati e tolti a fine uso, perché biodegradabili.